Dott. Marina Risi

Il metodo delle Cure Integrate si basa sul modello scientifico della PNEI ( Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), un paradigma scientifico che ha dimostrato la comunicazione bidirezionale tra la psiche e i sistemi biologici che regolano la fisiologia della nostra vita.

Nella pratica clinica questo modello si traduce nella ricerca della  comprensione della storia della persona, intesa non solo come biografia e narrazione, ma anche come stratificazione di esperienze, di percezioni e di elaborazioni del proprio vissuto, ad iniziare dalla sua vita intrauterina.

In un’epoca in cui ci ammaliamo e moriamo prevalentemente di malattie cronico-degenerative, la valutazione del carico biologico e psichico personale è cruciale per attuare ciò che da tempo nel mondo medico si invoca: una medicina personalizzata, su misura ( tailored ).

Come poter credere che la nostra capacità di mantenerci in salute o la nostra inclinazione a sviluppare una data malattia possano essere solo il risultato della dotazione genetica?

Certo, l’ereditarietà è da tenere in conto, ma non finisce tutto lì; l’ambiente ci plasma, può fare emergere o ritardare o addirittura bloccare una patologia a cui potevamo essere destinati per nascita.

E le nostre emozioni, la percezione delle sfide della vita ( stressors) e le strategie con cui le fronteggiamo ( coping) si traducono in molecole di comunicazione con i nostri sistemi biologici. Per esempio una condizione di stress cronico è in grado di influire sulla regolazione del sistema immunitario, squilibrandolo. E il sistema immunitario è chiamato in causa non solo nelle malattie infettive, ma anche allergie, malattie croniche infiammatorie ( artrite reumatoide, sclerosi multipla etc), cancro, disturbi dell’umore e cognitivi, malattie cardiovascolari e metaboliche, infertilità.

I medici hanno ormai a disposizione marcatori biologici dello stress cronico e terapie adeguate per ridurne gli effetti deleteri sulla salute sia come prevenzione che come terapia: probiotici, vitamina D, piante ad azione immunomodulante, molecole anti-infiammatorie naturali, stili alimentari, attività fisica, gestione dello stress, la regolazione del sonno. Una robusta letteratura scientifica ci ha ampiamente dimostrato l’efficacia delle suddette Cure, anche in associazione ai protocolli farmacologici.

Mi capita spesso di essere scambiata per una psicoterapeuta: non lo sono, non sono in grado di esserlo e non voglio esserlo. Sono un medico che riconosce l’importanza della psiche sulla salute fisica e viceversa, ho studiato su articoli e testi scientifici la dimostrazione di questa comunicazione a due vie e credo che siamo tutti finalmente pronti per ricomporre ciò che la vita non ha mai separato.

E’ per questo che nel nostro Centro il  medico,  lo psicoterapeuta, l’osteopata, il nutrizionista, le maestre di Yoga e Qi Gong dialogano tra loro e condividono corsi di formazione interdisciplinare, ispirati da un’idea comune di condivisione di conoscenze e rispetto delle specifiche competenze.

Volevo diventare giornalista e scrittrice, ma un giorno di scuola del mio ultimo anno di liceo scientifico, la nostra classe venne sottoposta ad un sondaggio sull’indirizzo universitario che pensavamo di scegliere dopo la maturità. La mia mano scrisse “ Medicina” ed io restai per un po’ a guardare ciò che avevo scritto, senza rendermene conto: la gran parte della mio futuro.

Mi sono fidata della saggezza della mia mano, ubbidendo ad una percezione di vocazione che fino ad allora non avevo mai sentito. Mi permetto di chiamarla vocazione solo grazie a J. Hillman, che con il suo “ Codice dell’anima” ( Adelphi ed, 1997) mi ha autorizzata a credere  che ogni essere umano ha un talento da vivere, una voce interna che, se ascoltata, può esprimere il più grande dei doni: il senso della propria vita.

La mia formazione è costellata di percorsi accademici e non: considero i secondi altrettanto importanti.  Anche se possono essere ritenuti poco ortodossi  per il  curriculum di un medico, il lavoro con Trevor Simeons, il figlio di Albert Simeons ( medico inglese, noto per essere stato l’inventore della dieta con gonadotropina corionica, ma anche  grande esperto di psicosomatica ), il laboratorio di onirodramma con Lorenzo Ostuni ( filosofo e simbolologo ), una lunga pratica meditativa, la preziosa amicizia con alcuni artisti e la psicoanalisi personale sono  state esperienze fondanti, mi hanno plasmato tanto quanto gli studi universitari e post.

La mia ricerca, sin dall’inizio dei miei studi, è stata la  sintesi tra razionalità e intuizione,  scienza ed arte, tradizione e tecnologia, occidente ed oriente, corpo e mente.

E amo coltivare il dubbio, in controtendenza  alla medicina che vende certezze; credo che individuare ciò che ci fa ammalare o che ci fa stare in salute o che ci fa guarire sia una ricerca per alcuni versi individuale e, quindi, variabile.

Non credo di essere la depositaria di una scienza pura, potatrice di verità assolute, penso di avere studiato e di continuare a farlo per svolgere la mia parte in un percorso di alleanza terapeutica con la persona che richiede una cura.

E questo è ciò che ho sempre cercato di offrire alle persone che ho avuto l’onore di curare: il rispetto della peculiarità di ognuno. E non mi sento mai  completamente soddisfatta di me, credo che si possa sempre migliorare, così come credo che ci sia sempre una possibilità di vivere al meglio.